Schott Perfecto jacket biker 80S , IL CHIODO , un modello 617 fuori produzione prodotto per l'italia conl'interno trapuntato o in pelo staccabile . Purtroppo l'ho trovato senza quindi non ha la classica etichetta con "schott Perfetto", ma l?interno longato e le minuterie. E le 2 etichette sono le classiche schott. tg 48 . over quanto basta. 2hand in ottime condizioni qualche segno del tempo.
Misure indicative
spalle cm 53
maniche cm 59
petto cm 54x2
vita cm 57x2
lungh cm 61
Quest’icona senza tempo della moda funzionale è frutto della mente di Irving Schott, co-fondatore di un’azienda ora nota come Schott NYC, che ha fatto la storia con l’ideazione della sua giacca asimmetrica comunemente chiamata Perfecto. Grintoso figlio di immigrati russi, Irving iniziò la sua carriera come modellista nell’industria dell’abbigliamento all’inizio del Novecento. Nel 1913 aprì con suo fratello Jack un’attività chiamata Schott Bros. nello squallido seminterrato di un caseggiato nel Lower East Side a Manhattan. I primi prodotti di successo di Irving furono dei giubbotti foderati di montone che cercava di vendere porta a porta. Come ogni buona ditta, la Schott Bros. iniziò a diversificare l’offerta e conferì alle sue giacche di miglior qualità il nome Perfecto. Ispirato alla forma a siluro dei sigari preferiti di Irving, il Perfecto era realizzato cucendo insieme i migliori pellami e le giacche foderate di montone. All’epoca le motociclette erano probabilmente la cosa più lontana dalla mente di Irving, considerato che erano da poco in commercio e che lui non sapeva nemmeno guidare la macchina. Irving fu introdotto in quel mondo da un amico, membro della famiglia Beck. I Beck erano tra i più grandi distributori di Harley-Davidson del Paese e pubblicavano un famoso catalogo che era disponibile presso i rivenditori di motociclette di tutta la Nazione. La Schott Bros. iniziò a produrre giacche per il catalogo Beck nel 1920, compresi i primi modelli di quello che sarebbe diventato il chiodo moderno. Fino a quel momento, sul mercato mancava un capospalla sufficientemente robusto da essere sinonimo di motociclismo. Le giacche di lana non proteggevano dal vento sferzante delle elevate velocità, e le giacche di pelle dell’epoca non erano studiate per la postura ingobbita e con le braccia allungate di chi sia alla guida di una motocicletta; inoltre, chiunque ne indossasse una rischiava che il contenuto delle sue tasche volasse via sfrecciando per le strade. L’avvento della cerniera lampo risolse questo problema e diventò un elemento chiave del modello Perfecto di Irving.Entrare nella fabbrica della Schott NYC in New Jersey è come fare un viaggio nel tempo. Ci sono macchinari di inizio Novecento, operai che fanno giacche da prima che voi nasceste, mettendo la qualità sopra ogni cosa.
Inventate nel 1913, all’inizio le cerniere avevano dei prezzi proibitivi per poter essere utilizzate nell’industria dell’abbigliamento. Ma poi ci fu la Prima Guerra Mondiale, e l’esercito americano scoprì vari modi per utilizzare questi nuovi dispositivi di chiusura, contribuendo ad abbassarne il prezzo e rendendoli abbastanza convenienti da essere utilizzati sul mercato di massa. Intuendo il potenziale di questa nuova tecnologia, Irving fu il primo produttore d’abbigliamento a utilizzare la cerniera su una giacca, nel 1925. Nel 1928, dopo la produzione di svariati modelli, Irving creò quello che è ora riconosciuto come il moderno chiodo, usando la caratteristica cerniera diagonale. L’angolazione della cerniera era essenziale per fermare il vento e garantiva che la giacca non si sollevasse quando il conducente si sedeva sulla moto. Il chiodo era fatto di cuoio di cavallo, prodotto per la Beck con il marchio Perfecto e venduto per lo spropositato prezzo di cinque dollari e 50. A quei tempi, una giacca da moto era qualcosa di assolutamente bizzarro, e quelli che erano abbastanza coraggiosi da indossarle dovevano apparire molto strani in mezzo ai lunghi cappotti formali in uso allora. Praticamente ogni dettaglio della giacca di Schott era studiato in funzione dell’utilità, trascurando quasi del tutto lo stile. Due decenni dopo, il modello era diventato più comune, e il mito del chiodo iniziava a fare presa. Il suo ingresso nella cultura popolare coincise con l’apparizione in film come Il selvaggio (1953), che presentava, quale capo di una banda di motociclisti che terrorizza una piccola cittadina, un Marlon Brando arrabbiato e vagabondo con addosso un aderente Schott Perfecto. Alla fine degli anni Cinquanta, le scuole di tutti gli Stati Uniti proibirono agli studenti di indossare quella giacca, cosa che ovviamente non ha fatto altro che rafforzare il suo status quale simbolo di ribellione. Quest’esplosione di popolarità ha portato alla trasformazione del marchio Perfecto in sinonimo della giacca da moto Schott, sostituendosi in toto agli altri modelli dell’azienda. L’atteggiamento da figo dagli occhi di ghiaccio che fotte tutti perfezionato da Brando ha continuato a essere adottato nei decenni successivi da icone come James Dean, i Ramones, Bruce Springsteen e Jay-Z—ognuno dei quali ha indossato qualche rifacimento del giubbotto di pelle nera Schott. Come i jeans, è un classico capo americano che è stato reinterpretato da praticamente tutti i principali stilisti e marchi: da quelli avant-garde come Rick Owens ai tradizionalisti come Ralph Lauren fino ai grossisti senza nome che forniscono versioni economiche e scadenti. Ma non c’è ancora nulla come l’originale; nessuno è riuscito a superare le giacche da moto fatte dalla Schott NYC, che continua a utilizzare macchinari di inizio secolo e pelle tagliata a mano con un procedimento rimasto praticamente invariato. Quest’anno la Schott NYC festeggia il suo centenario. Abbiamo pensato fosse il momento di andare a visitare la loro fabbrica in New Jersey e di condividere con voi tutti i particolari di un impeccabile classico americano.
ANATOMIA DEL CHIODO SCHOTT PERFECTO
SPALLINE
Le spalline con il bottone a pressione sono ispirate all’esercito e danno un tocco autoritario a un capo d’abbigliamento tradizionalmente indossato dai ribelli. Schott aveva un debole per l’efficienza dello stile militare fin da quando il marchio aveva vestito i soldati americani durante la Prima Guerra Mondiale. Le spalline servivano anche per tenere i guanti. Per un breve periodo durante gli anni Cinquanta vi si applicavano delle stelle cromate, ma sono state tolte perché i ladri le staccavano dalle giacche esposte nei negozi.
CERNIERA ASIMMETRICA
La cerniera diagonale è l’elemento caratteristico dello Schott Perfecto. La sua posizione asimmetrica garantisce che la giacca non limiti i movimenti di chi la indossa una volta seduto su una motocicletta e impedisce al vento di infilarsi nell’apertura. Era un elemento di stile all’avanguardia.
TASCHE CON PATTE E CERNIERE
Irving si preoccupava che i motociclisti potessero perdere i loro averi per strada. I primi modelli della giacca da moto, compreso il primo chiuso da una cerniera, avevano tasche a D e con la zip verticale. Irving alla fine si decise per le tasche a battente e con cerniere asimmetriche per sigillare qualsiasi apertura.
CERNIERE ALLE MANICHE
Sono state aggiunte delle cerniere in fondo alle maniche della giacca, in modo da permettere ai motociclisti di regolarne l’ampiezza ai polsi ed evitare che vi entrasse aria. Una volta chiuse, le maniche diventavano abbastanza strette da stare sotto i guanti lunghi (con i polsini larghi), stile che i motociclisti hanno mutuato dai cowboy.
CINTURA
Una cintura stringeva la giacca in vita, contro il vento. Modelli successivi come il Perfecto 125 non avevano la cintura, così che i poliziotti in moto potessero portare la fondina senza ingombri. Il club di motociclisti One Percenter adora il modello 125, perché permette di personalizzare la cintura.
TAGLIO CORTO
All’inizio del secolo, gli uomini portavano i pantaloni appena sopra il punto vita, e questo ha influito sul tradizionale taglio corto del giubbotto Schott.
DETTAGLI CROMATI
Le cromature hanno iniziato a essere incorporate nei beni di consumo in seguito all’avvento dell’automobile. Negli anni Venti, qualsiasi cosa, dai tostapane all’arredamento, era rivestito con del metallo riflettente. La scelta di Irving di utilizzare le cromature per i dettagli sulla sua giacca è stata estremamente progressista.
PELLE
La pelle si è rivelata il materiale giusto per Irving perché le fibre tessili proteggevano poco dal vento e i tessuti sintetici come il nylon non erano ancora stati inventati. Le prime giacche erano fatte di cuoio di cavallo lavorato per crearne in un rigido rivestimento che proteggeva i motociclisti dal vento e dall’asfalto.
Questa giacca da moto, che risale agli anni Trenta, è l’esemplare più vecchio negli archivi della Schott NYC. È caratteristica per l’utilizzo della chiusura a bottoni, la fodera di flanella e l’accentuato contrasto tra il taglio corto del busto e le braccia estremamente lunghe.
Questa giacca è stata acquistata a un’asta di vintage in Giappone dal pronipote di Irving e attuale COO della Schott NYC, Jason Schott. Il suo precedente proprietario l’ha evidentemente indossata così a lungo da far sì che la giacca prendesse le forme del suo corpo. Il marrone scuro originale si è sbiadito a causa di anni di sudore e sole cocente. Il proprietario l’ha decorata con spille sovversive (tipico delle bande di One Percenter) in ricordo di diversi viaggi allo Sturgis Motorcycle Rally, che si tiene ogni anno nel mese di agosto in Dakota del Sud.
Questo è uno Schott Perfecto 613 uscito fresco dalla linea di produzione nella fabbrica in New Jersey. Questa generazione di giacche presenta delle leggere modifiche rispetto ai modelli precedenti, come il busto più lungo. Ma a parte quello, le giacche sono rimaste più simili possibile al modello originale di Irving.
https://www.vice.com/it/article/kw4nkz/il-primo-chiodo-a9n2