Blazer check blu scuro 90s , non ha piu' nessuna etichetta direi panno di lana , in check blu a righe arancioni ocra. chiusura a 3 bottoni, vestibilita' direi fino a una 50 . over quanto basta. 2hand in ottime condizioni qualche segno del tempo .
Misure indicative
spalle cm 45
manica cm 60
petto cm 56x2
vita cm 54x2
fianco cm58x2
lungh cm 79
La storia del marchio Facis
Il Gruppo Finanziario Tessile (GFT) fu costituito nel 1930 a Torino, frutto della fusione di due aziende nate oltre cinquant’anni prima: quella tessile industriale creata nel 1872 da Giuseppe Rivetti e quella tessile commerciale fondata nel 1865 da David Levi; quest’ultima nel 1887 aveva avviato la produzione di abiti preconfezionati su misure teoriche esplorando così la produzione in serie di abbigliamento prêt-à-porter. Nel 1934 nacque il marchio Facis, come sinonimo di sartoria esclusiva: il logotìpo composto in maiuscolo e di ispirazione fascista contrassegnò le confezioni d’abbigliamento; nel 1941 fu composto in maiuscolo e minuscolo in un rettangolo grigio. Sin dall’inizio degli anni Cinquanta il gruppo GFT si impose come uno dei protagonisti dell’industria italiana ed europea dell’abbigliamento maschile confezionato in serie. Nel 1952 Facis intraprese, tra le prime, l’attività di sartoria industriale; il marchio divenne calligrafico ed inscritto in un cerchio. Nel 1954 nel marchio scomparve la dicitura “confezioni” ed il lettering fu rivisto; Armando Testa introdusse il celebre omino che corre con l’abito sotto al braccio anche se talvolta appariva il solo logotìpo. Nel 1971 si ritornò al solo marchio circolare mentre dieci anni più tardi il solo logotìpo fu iscritto in una cornice quadrata. Negli anni Novanta fu riutilizzato l’omino del 1954 con il logotìpo sotto al braccio. Nel 2000, con la nascita della “Facis SpA”, è stato dato inizio all’adeguamento organizzativo e produttivo dell’azienda piemontese ridando appeal al marchio puntando su tradizione e prestigio. Giovanni Brunazzi ha effettuato il restyling del marchio puntando sulla illusione ottica della lettera “F”; il logotìpo è composto con Optima maiuscolo molto spaziato. Nel 2005 l’azienda passa alla holding della famiglia Bucalo favorendo così il rilancio del brand, della struttura aziendale e del prodotto; tale rilancio tra tradizione e innovazione è testimoniato dal restyling del marchio che, fedele al logotìpo storico, ora è caratterizzato da una nuova lettera “s” calligrafica.