Tuxedo nero Abla per Brun 70s , nero , chiusura a un bottone . in lana . Giacca e pantalone hanno due tessuti leggermente diversi . Quando si confezionavano i tuxedi o completi da uomo , poteva succedere che i clienti scegliessero stoffe diverse per giacche e pantaloni. tg 46 direi vestibilita' fino a una 44. Nuovo mai stato usato senza cartellino. Da segnalare all'interno del pantalone delle macchie del tempo .
Misure indicative
Giacca
spalla cm 42
manica cm 61
petto cm 50x2
vita cm 43x2
fianco cm 53x2
lungh cm 76
Pantalone
vita cm 37x2
fianco cm 45x2
lungh 98
cavallo cm 32
Abla Fashion for Men
Sede: Grumo Nevano (Napoli)
Date di esistenza: 1962 - 1990
Intestazioni:
Abla Fashion for Men, Grumo Nevano (Napoli), 1962 -, SIUSA
Nicola Blasi nasce il 2 agosto 1936. Nel 1957 suo padre Angelo Blasi, noto sarto, riscontrando che anche gli uomini più eleganti cominciano ad apprezzare la praticità dei prodotti confezionati, decide di mandare il figlio a New York, ad imparare a lavorare nel settore industrializzato dell'abbigliamento e precisamente presso il colosso Sak's Fifth Avenue.
Ritornato a Napoli nel 1962, Nicola apre un piccolo laboratorio a Grumo Nevano, dove solo l'anno dopo nasce lo stabilimento Abla Fashion for Men: un grande centro per confezioni di abiti e accessori maschili di alto livello che conserva però l'atmosfera della sartoria artigianale.
L'acronimo Abla è scelto da Nicola in omaggio a suo padre, Fashion for Men ricorderà invece il periodo suo tirocinio americano presso la divisione confezioni della Sak's Fifth Avenue di New York.
Abla Fashion in breve tempo diventa una delle migliori aziende italiane così da conquistare i mercati mondiali: Inghilterra, Francia, Stati Utiniti, Paesi Arabi. Clienti di Nicola Blasi sono stati lo Scià di Persia, il re del Burundi - che gli chiedeva ogni anno 80 abiti rigati - e il nababbo Kashoggi che gli ordinava solo giacche blu.
Tre negozi Blasi furono aperti da un ricco proprietario arabo a Theran, New York e Beverly Hills, un franchising durato fino alla caduta dello Scià. Con una casa di moda giapponese, la Kashyama, fu siglato un contratto che lo vide impegnato nell'istruzione dei tecnici su stile e qualità, una collaborazione che durò 18 anni.
Nello stabilimento dell'Abla in quegli anni lavoravano 350 persone, producendo 170 giacche e 150 pantaloni al giorno.
Nell'arco di trent'anni Abla, grazie alla passione e professionalità di Nicola Blasi coniugata con un buono spirito imprenditoriale, diviene un'impresa di considerevoli dimensioni anche a livello internazionale; agli inizi degli anni '90 l'azienda viene ceduta ad un investitore istituzionale.
Date di esistenza: 1962 - 1990
Intestazioni:
Abla Fashion for Men, Grumo Nevano (Napoli), 1962 -, SIUSA
Nicola Blasi nasce il 2 agosto 1936. Nel 1957 suo padre Angelo Blasi, noto sarto, riscontrando che anche gli uomini più eleganti cominciano ad apprezzare la praticità dei prodotti confezionati, decide di mandare il figlio a New York, ad imparare a lavorare nel settore industrializzato dell'abbigliamento e precisamente presso il colosso Sak's Fifth Avenue.
Ritornato a Napoli nel 1962, Nicola apre un piccolo laboratorio a Grumo Nevano, dove solo l'anno dopo nasce lo stabilimento Abla Fashion for Men: un grande centro per confezioni di abiti e accessori maschili di alto livello che conserva però l'atmosfera della sartoria artigianale.
L'acronimo Abla è scelto da Nicola in omaggio a suo padre, Fashion for Men ricorderà invece il periodo suo tirocinio americano presso la divisione confezioni della Sak's Fifth Avenue di New York.
Abla Fashion in breve tempo diventa una delle migliori aziende italiane così da conquistare i mercati mondiali: Inghilterra, Francia, Stati Utiniti, Paesi Arabi. Clienti di Nicola Blasi sono stati lo Scià di Persia, il re del Burundi - che gli chiedeva ogni anno 80 abiti rigati - e il nababbo Kashoggi che gli ordinava solo giacche blu.
Tre negozi Blasi furono aperti da un ricco proprietario arabo a Theran, New York e Beverly Hills, un franchising durato fino alla caduta dello Scià. Con una casa di moda giapponese, la Kashyama, fu siglato un contratto che lo vide impegnato nell'istruzione dei tecnici su stile e qualità, una collaborazione che durò 18 anni.
Nello stabilimento dell'Abla in quegli anni lavoravano 350 persone, producendo 170 giacche e 150 pantaloni al giorno.
Nell'arco di trent'anni Abla, grazie alla passione e professionalità di Nicola Blasi coniugata con un buono spirito imprenditoriale, diviene un'impresa di considerevoli dimensioni anche a livello internazionale; agli inizi degli anni '90 l'azienda viene ceduta ad un investitore istituzionale.
https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=54763