Cappotto Piacenza color cammello 90s , chiusura a 4 bottoni , con spacchi laterali .85%lana 15% cashmere . tg 44 direi vestibilita' giusta . 2hand in ottime condizioni qualche segno del tempo.
Misure indicative
spalle cm 45
manica cm 65
petto cm 56x2
vita cm 55x2
fianco cm 55x2
lungh cm 102
Piacenza 1733
Il Lanificio Fratelli Piacenza ha superato crisi economiche, guerre, occupazioni e incendi, alternati a periodi di rinascita e di grande ottimismo, giocando sempre un ruolo da protagonista grazie alla solidità, all’intraprendenza e al coraggio della famiglia. I Piacenza hanno saputo, con lungimiranza, cavalcare il proprio tempo in ogni momento mettendosi in luce sia a livello industriale sia politico. Aprire il commercio a Torino quando a causa dell’occupazione francese il lanificio aveva perso lavoro e operai, studiare ed adottare le tecniche innovative straniere producendo per primi in Italia i tessuti fantasia nei decenni delle guerre d’indipendenza, scoprire e importare alcune fibre nobili, conquistare riconoscimenti, la simpatia di politici importanti come Cavour e, soprattutto, nuovi mercati per i tessuti: Francia, Belgio, Inghilterra, Svizzera, le Americhe, le Indie, i paesi asiatici, all’epoca di Felice. E trovare nuovi stimoli per risollevarsi dopo la grande crisi degli Anni 30 e dopo la Seconda Guerra Mondiale. Qualcuno ha ricoperto incarichi pubblici importanti: Giovanni Battista come presidente della Corte d’Appello di Torino e collaboratore per la stesura del Codice Civile, Giuseppe Battista come primo architetto civile del re e membro dell’Accademia di Torino. Altri hanno portato innovazioni in azienda riportandola in auge dopo i momenti bui. Sempre animati dall’amore per la qualità e per la natura.
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